Trekking alle Svalbard
Escursionismo e trekking al Polo Nord
Il mio viaggio è stato un trekking alle isole Svalbard, con due campi base, che abbiamo raggiunto in nave. Da quei campi base partivamo la mattina in escursione e tornavamo intorno alle 18.
Fare trekking alle Svalbard è un ottimo modo per avvicinarsi ancora di più alla natura selvaggia e alla vita semplice, lontani dalla civiltà e dal caos cittadino.
Partenza per le escursioni
Dopo la sveglia, intorno alle 8, e la colazione, ci si prepara per l’avventura giornaliera. Non c’è fretta, non ho visto guide che spronavano, sensi di urgenza, attività frenetiche come nella vita cittadina. Tutto si è sempre svolto nella più completa calma.
E’ anche vero che chi ha partecipato non era certo nuovo ai campi e al trekking, tuttavia quel senso di calma e pace ha contribuito a rendere ancora più piacevole il soggiorno alle Svalbard.
Ognuno, prima di partire, preparava il suo equipaggiamento e il suo zaino. Indossavo le ghette, la sciarpa e il berretto di lana, mettevo nello zaino i panini preparati a colazione, i sopra-pantaloni anti-pioggia, il passamontagna, i guanti da neve, riempivo il thermos di tè caldo e la borraccia di acqua fresca. Un sacchetto di mandorle era sempre presente per uno spuntino veloce durante le pause.
Ci si ritrovava quindi tutti al tendone principale e si partiva.
Camminando sui terreni delle Svalbard
Non esistono sentieri. Si cammina su terreno roccioso, eroso dal ghiaccio e dall’acqua, su tratti innevati e fangosi. Ci sono pause durante il cammino, come se ne fanno sempre durante il trekking.
Le guide sono armate. Sia nel campo che in escursione hanno con sé ognuna un fucile. Il pericolo dell’orso polare è sempre presente, anche se l’unica volta che si è avvicinato è stato alla fine del primo campo.
Durante le escursioni c’è anche la possibilità di formare più gruppi e seguire percorsi differenti. E’ capitato la prima volta durante il primo campo e una volta al secondo. Ogni gruppo deve avere comunque una guida con sé.
La durata delle escursioni varia dalle 7 alle 10 ore. Si torna comunque al campo per poter cenare alle 18. O meglio a quell’ora si comincia a preparare la cena.
Che cosa significa fare trekking alle Svalbard
Un trekking alle isole Svalbard ti rende più libero, perché lassù sei fuori dal mondo e dalle sue follie. Abbracci con lo sguardo paesaggi spettacolari, puoi vedere una gran quantità di animali vivere in condizioni proibitive con tutta tranquillità.
Mentre tu stai affrontando il freddo del vento polare vedi anatre che nuotano nell’acqua gelida, l’orso che si tuffa, gli uccelli che dall’alto puntano il mare e si immergono per pochi attimi per prendere un pesce, foche che nuotano facendo capolino dalla superficie.
Ti accompagna il silenzio, continuo, pulito, a volte interrotto dalle strida di uccelli, dai boati del ghiaccio che si spacca, dal vento. La nostra voce è l’unico suono umano prodotto in quel mondo semi-dimenticato: una voce ospite, estranea.
Ricordo le montagne innevate e brulle, il terreno senza vegetazione, i muschi in fiore e i licheni sulle rocce, i pendii acclivi fatti di pietre spaccate, i tratti pieni di neve su cui camminare a piedi e con le ciaspole, il ghiaccio ovunque e il vento continuo e freddo, la sensazione di essere in capo al mondo, lontano.
Le Svalbard restano dentro chi le ha vissute, per ricordargli che un giorno deve tornare. Magari per sempre.
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2 Comments »
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Buongiorno,
sono uno dei pochi italiani che ha avuto quel genere di esperienza. (fine luglio 2009 – 10 agosto 2009). E’ stata la mia testimonianza anche per i cambiamenti climatici e il Summit di Copenhagen.
Sono certo che quei due campi erano i miei. Gli italiani preferiscono comodi vaiggi di crociera.
E’ possibile fare hiking nella regione e isola di nordaustantlet o in prossimità dello stretto di hilopen strait?
Praticamente mi sto organizzando per un viaggio di bear watching più avanzato e “audace” nel cuore del regno dell’orso.
Attendo con ansia Vostra risposta tremite posta elettronica.
Distinti saluti
Stefano (Mantova)
Commento di Stefano Baldoni — 9 Dicembre 2009 @ 21:24
Ciao Stefano, grazie per il commento. Mi sembra che a Nordaustantlet qualcuno faccia trekking. Ma non ne sono sicuro. Ma tu vuoi andare da solo? Non so se sia possibile. La tua idea però mi tenta 🙂
Commento di Orso polare — 9 Dicembre 2009 @ 22:22